Angelo Errico, candidato all’Ordine degli Architetti di Milano, con la lista “Architettiamoci per Milano”, ci racconta il suo programma
Raccontaci di te. Età, provenienza, passioni, professione.
Sono Angelo Errico, ma la mia firma è sempre stata “Angelo”.
Sono architetto, ancor prima della laurea nel 99 con Guido Nardi e dell’esame di Stato nel 2005, e prima ancora ho frequentato a Milano la scuola tecnica superiore all’epoca considerata la università per i geometri: il Carlo Cattaneo.
Sono da 52 anni amante del costruire, della forma che segue la funzione, della tecnica che silenziosa e garbata soddisfa i desideri, e l’arte del costruire è a mio avviso come l’arte del buon vivere.
Perché ti candidi al Consiglio degli Architetti di Milano?
1 – il cambio di guardia al Collegio è previsto dal regolamento, e se tutti gli architetti sono candidabili, allora perché non io ?
2 – l’Ordine sia un riferimento per l’equilibrio tra chi desidera realizzare una idea di progetto un po’ disordinato e chi debba coronare i sogni nel recinto delle norme disorientanti
3 – anche gli architetti degli uffici tecnici sono laureati e iscritti all’albo dopo superato l’esame di Stato come gli architetti che elaborano un progetto nel proprio studio, e si incontrano per un supporto professionale
4 – quando devo cercare un’informazione tecnica e burocratica per un’idea da elaborare, stimare, appaltare, callaudare, riscuotere economicamente, voglio percepire di potermi confortare del l’ausilio di una consulenza del mio Ordine
5 – essere architetti (architettto e architetta) sia l’espressione di un libero virtuoso scambio di esperienze personali maturate e formate nei cantieri, nelle collaborazioni con le imprese edili, negli studi all’estero, con il coworking, in servizio agli sportelli di enti pubblici e amministrativi
6 – perché diceva Gio Ponti, “assurdo sarebbe discutere se un asilo, una colonia marina, […] uno stadio debbano avere o no archi e colonne o pilastri e travi”
7 – nelle stanze dell’Ordine di Milano pare di essere accolti in un asettico distaccato elegante studio notarile, non in un fluido, confortevole, stimolante luogo dove ritrovarsi e incontrarsi, in modo informale tra mille scaffali di libri e tante sedute mobili, con professionisti, con colleghi, con amici
8 – la tessera te la devi stampare e plastificare tu, e magari la usi poco o addirittura niente
9 – si può migliorare e rinnovare il dignitoso lavoro svolto da chi mi ha rappresentato fino a oggi
10 – ascolterò le richieste che gli altri architetti mi segnaleranno
Come hai conosciuto Architettiamoci e perché l’hai scelta come lista?
Nell’epoca delle connessioni in rete e di social media, io ho conosciuto il gruppo Architettiamoci per Milano tramite passaparola con amici architetti.
L’informalità dei rapporti individuali, l’ampia varietà di esperienze lavorative e propensioni professionali, la quota rosa con simpatia e giovialità di carattere, hanno reso spontanea la richiesta da parte mia di partecipazione al gruppo, per condurre e proporre la mia candidatura.
Le idee personali di ciascuna e di ciascuno, con le comunicazioni arrivate in posta elettronica su malcontenti e desideri per un albo un po’ più vicino alle necessità di noi architetti, han permesso in Architettiamoci per Milano, di costruire un programma manifesto con proposte che mirino a rendere l’incontro tra noi professionisti più informale, più confortante, più coinvolgente e identitario, senza alcuna presunzione di stravolgimenti né di tabule rase, senza pronuncia di verbi da oracolo né di messia sceso in terra, con l’addizione di più voci il cui coro vuol essere, di qua e di là, un bel sentire, migliore della somma delle singole voci.
Link della pagina di Architettiamoci
Link per entrare nel gruppo Whatsapp
Intervista a Paola Bettoni
Intervista alla candidata Francesca De Tisi
Intervista al candidato Edmondo Jonghi Lavarini
Intervista alla candidata Caterina Parrello
Intervista al candidato Alessandro Sassi
Intervista alla candidata Laura Galli
Intervista a Sara Brugiotti (Sez. B)
Come, quando e dove si vota?
intervista a cura di Irriverender Architetto Bonnì,
Ufficio Stampa e Social Media Manager per la lista “Architettiamoci per Milano”
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