Intervistiamo Veronica Bettini, architetto, new entry della lista OpenArch 2125, lista candidata all’Ordine degli Architetti di Milano. Le domande sono sempre le stesse, uguali per tuttə, ma sono le risposte ad interessarci di più…
Ho conosciuto questa professionista grazie alla mia attività di articolista di architettura, seo copywriter e tech writer.
1) Raccontaci di te. Età, provenienza, passioni, professione
Iscritta all’Albo degli Architetti di Milano da lontano 1997, da una decina d’anni opero come Consulente Tecnico del Tribunale Civile e Penale di Milano. Sono inserita nell’Albo della Regione Lombardia quale Tecnico Competente in Acustica Ambientale e piu’ recentemente mi sono iscritta all’Albo degli Ingegneri di Milano in qualita’ di Ingegnere Civile ed Ambientale. Sono Commissario di molteplici Commissioni Paesaggio e Commissioni di Vigilanza dell’hinterland milanese. Ricopro il ruolo di Presidente della Soc. O.C.E. spa, societa’ specializzata in Property and Facility management di patrimoni immobiliari.
2) Cosa ti ha spinto a scegliere la via dell’architettura? di cosa ti occupi? In cosa si differenzia il tuo approccio?
Dotata di personalità eclettica, ho avuto modo di ricoprire professionalmente molteplici ruoli di prestigio in ambiti molto diversi, tutti verificatisi meravigliose esperienze non solo di lavoro, ma soprattutto di vita : da quello creativo del puro design, declinatosi poi in fashion design per circa un decennio , al tecnicismo piu’ rigoroso e sofisticato delle misurazioni acustico-vibrazionali e delle perizie giudiziarie, al pragmatismo del Property & Facility Management .
3) Cosa dovrebbe fare l’ordine per il professionista, cosa vorresti che facesse?
L’esperienza maturata nell’ultimo quadrienno presso il Consiglio di Disciplina dell’Ordine degli Architetti mi ha dato l’opportunita’ di tastar il polso agli iscritti, ascoltare i loro bisogni, le loro lamentele:
Mi hanno sottolineato che mancano corsi di formazione ad ampio spettro per per essere formati ed aggiornati ad un giusto costo;
Mi chiedono di tutelare di piu’ e meglio i loro diritti di associati: tra questi quello di un’equa remunerazione al lavoro svolto ed alle responsabilita’ assunte nell’adempiere agli incarichi professionali.
Gli iscritti chiedono di vigilare sulla Pubblica Amministrazione, vogliono che sia garantita trasparenza nell’assegnazione dei pubblici incarichi;
4) Quali sono le problematiche della professione che ritieni di maggior urgenza?
Ve ne sono molteplici di urgenze ahime’.
Per differenziarmi dai miei stimati colleghi di 2125 OpenArch direi che:
Se vero e’ che la P.A. ha introdotto importanti miglioramenti, tradottisi in minor tempo di attesa, attraverso la digitalizzazione delle pratiche edilizie, la macchina amministrativa e’ ancora troppo lenta, bisogna velocizzarla quanto prima, poiche’ questo e’ cio’ che chiedono gli stakeholders che desiderano investire nella ns citta’, pena il rischio di perderli e/ o che rivolgano i loro interessi altrove .
L’Italia e’ una nazione altamente sismica. La Regione Lombardia ha zone simiche, ma l’Ordine degli Architetti di Milano non e’ ancora riuscito a creare un link proattivo con la Protezione Civile al fine di formare suoi iscritti, cosi che , in caso di calamita’ sismica gli stessi non possono svolgere un ruolo di concreto volontariato tecnico sul territorio nazionale , aiutare chi ha bisogno nel momento del bisogno.