Omaggio ad Antonio De Curtis legato al problema dei Baroni nella professione e negli atenei…anche relativamente ai recenti fatti di attualità…

Vignetta Baroni Irriverender Arch. Bonnì
Baroni universitari: quando il nepotismo crea schiavitù negli studi di architettura
Introduzione: Nel mondo accademico, esistono professori che esercitano un’enorme influenza e potere, noti come “baroni universitari”. Questi docenti tendono a favorire i loro pupilli, creando un clima di nepotismo e favoritismi. Purtroppo, questa pratica ha conseguenze negative sugli altri studenti, che una volta immessi nel mondo del lavoro, si ritrovano ad affrontare un duro destino: diventare schiavi negli studi di architettura. In questo articolo esploreremo come il nepotismo perpetuato dai baroni universitari alimenti un ambiente lavorativo iniquo e privo di meritocrazia.
Il potere esercitato dai baroni universitari
I baroni universitari sono professori che utilizzano il loro potere e influenza per favorire determinati studenti. Questi pupilli vengono scelti come “preferiti” e godono di trattamenti privilegiati come voti generosi, raccomandazioni per borse di studio e opportunità di ricerca esclusive. Questo nepotismo crea una cultura accademica distorta, dove il merito viene messo da parte a vantaggio delle relazioni personali.
Gli studenti esclusi e il destino di schiavitù
Gli studenti che non rientrano tra i favoriti dei baroni universitari si trovano ad affrontare una realtà spietata una volta entrati nel mondo del lavoro. Questi giovani professionisti, nonostante abbiano le competenze necessarie, sono costretti a sottostare alle richieste dei baroni universitari e dei loro pupilli, diventando essenzialmente degli “schiavi” negli studi di architettura. Vengono sfruttati e relegati a ruoli subalterni, privati di opportunità di crescita e di voce.
L’effetto negativo sull’intero settore dell’architettura
La presenza di baroni universitari e il nepotismo che promuovono ha un impatto negativo sull’intero settore dell’architettura. Questa cultura di favoritismi mina la meritocrazia e impedisce l’accesso a opportunità di carriera a studenti altamente qualificati ma esclusi dalle cerchie ristrette dei baroni. Ciò porta a una mancanza di diversità e a una stagnazione nell’innovazione e nella creatività dell’intera professione.
Rompere il ciclo e promuovere l’uguaglianza
Per superare questa situazione, è essenziale che le università e gli studi di architettura rompano il ciclo del nepotismo e del favoritismo. Dovrebbero essere implementate politiche di selezione e promozione basate sul merito e sulle competenze effettive, creando un ambiente di lavoro equo e meritocratico. Inoltre, è importante promuovere la diversità e l’inclusione, offrendo opportunità a tutti gli studenti talentuosi, indipendentemente dalle loro relazioni personali.
Conclusioni
Il nepotismo perpetuato dai baroni universitari crea un ambiente lavorativo iniquo, dove gli studenti esclusi finiscono per essere schiavi negli studi di architettura. Questa pratica mina la meritocrazia e limita l’accesso a opportunità di carriera a professionisti altamente qualificati. Per promuovere un settore dell’architettura equo e inclusivo, è necessario porre fine al nepotismo, adottando politiche di selezione basate sul merito e valorizzando la diversità. Solo così potremo creare un futuro migliore per l’architettura, dove il talento e l’impegno vengono riconosciuti e valorizzati.
vignetta ideata e realizzata da Irriverender Architetto Bonnì