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Impollina-Mi e le Oasi Urbane a Milano

Tempo fa, alla mia mail presente sulla pagina dell’Albo degli Architetti, è pervenuta questa interessante iniziativa, di interesse trasversale, che presenta un intenso calendario ancora in corso, riguardante il tema delle Oasi Urbane.
Ho ritenuto utile intervistare gli ideatori, in modo che possano spiegarci obiettivi e finalità di Impollina-Mi.

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Cosa è il progetto Impollina-Mi? C’è un calendario di incontri per conoscervi meglio?

Il progetto Impollina-MI si pone l’obiettivo di favorire la presenza e/o di riportare a Milano farfalle e altri insetti impollinatori, mediante la realizzazione di oasi urbane studiate appositamente per loro.

Un altro aspetto importante del progetto è quello divulgativo. Sono in corso una fitta serie di incontri con la cittadinanza, con l’obiettivo di far conoscere il nostro progetto e di invitare le persone a “copiarci”. Il calendario completo degli incontri è disponibile sul sito del progetto, impollina-mi.

Chiunque abbia un giardino, un terrazzo o anche solo un balcone, può realizzare la propria “oasi” per farfalle.

Qual è l’importanza degli insetti nella sopravvivenza del pianeta e quanto è importante la presenza degli insetti nelle nostre città?

Gli insetti svolgono un ruolo importantissimo nel mantenere gli ecosistemi in salute e in equilibrio. Alcuni sono prede e altri sono predatori; alcuni sono parassiti di altri insetti “dannosi” e altri contribuiscono alla decomposizione di animali e vegetali morti.

Gli insetti impollinatori, in particolare, hanno un ruolo determinante poiché garantiscono la possibilità di riproduzione a moltissime piante, anche alimentari per l’uomo. Questo è tanto più importante in città, dove la densità di vegetazione è bassa.

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Quali insetti in particolare sono importanti?

Dal punto di vista dell’impollinazione, gli insetti più importanti sono gli imenotteri pronubi (api, bombi, osmie) e le farfalle.

Quanto la diminuzione o, peggio, l’estinzione degli insetti è pericolosa per il pianeta, per la biodiversità e per l’essere umano?

Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”, sembra abbia detto Albert Einstein. È un’affermazione forte ma non troppo lontana dalla realtà.

Gli insetti impollinatori ci forniscono un servizio fondamentale. Quando pensiamo a tutta la frutta e la verdura che ogni giorno troviamo sulla nostra tavola, dobbiamo anche pensare che tutto questo non ci sarebbe senza il lavoro instancabile di milioni e milioni di insetti.

E anche le piante foraggere per l’alimentazione degli animali da allevamento dipendono in larga misura dall’attività degli insetti impollinatori.

Insomma, se api e farfalle dovessero scomparire sarebbe davvero un enorme problema.

Quali i punti cardine per la progettazione di oasi a favore di insetti impollinatori?

Un aspetto che va particolarmente curato è la scelta delle piante da utilizzare. In particolare, per le farfalle, è necessario prevedere l’utilizzo sia di piante nettarifere (che producono il nettare di cui si nutrono gli individui adulti) sia di piante nutrici per i bruchi (che, come sappiano, si nutrono prevalentemente di foglie).

Dobbiamo ricordarci, inoltre, che specie diverse di farfalle si nutrono su piante diverse. Alcune specie sono molto generaliste (si nutrono, cioè, di una gran varietà di piante diverse) mentre altre sono specialiste e amano solo una o poche specie di piante.

Oltre alle specie vegetali un’oasi dev’essere poi progettata osservando alcuni criteri, rispetto all’ambiente in cui la si vuole collocare.

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Quali caratteristiche deve avere un’oasi urbana? E con che logica si sceglie la posizione?

Le oasi devono essere realizzate in aree sufficientemente protette da calpestio, raccolta fiori, passaggio di cani; con posizione prevalentemente assolata ma riparata dal vento, con possibilità di fornire facilmente acqua.

Parlando di un’ “oasi” vera e propria, cioè di una superficie di una certa importanza (per capirci, diciamo da 30 mq. in su), va poi verificata la qualità del terreno. Va verificato anche cosa ci sia intorno, cioè se la nuova oasi possa essere “ecologicamente” aiutata da spazi verdi vicini.

Che manutenzione richiede un’oasi urbana?

La stessa di qualunque giardino, anche se con qualche attenzione in più. L’oasi andrebbe bagnata il giusto e monitorata di frequente per garantire la perfetta salute delle piante e dei fiori.

In caso di malattie delle piante sono assolutamente da evitare gli interventi con antiparassitari ma bisogna preferire l’asportazione manuale delle parti malate. E vale lo stesso discorso anche quando sono presenti insetti parassiti.

Occorre non disturbare, potare o tagliare la vegetazione, lasciandola allo sviluppo naturale il più possibile.

Tagliando rametti secchi o foglie per noi sovrabbondanti rischiamo di distruggere uova e bruchi (che sono difficili da vedere), limitando così la nascita di farfalle nell’oasi. Faremo un po’ più di “ordine” o “pulizia” a fine inverno quando gli insetti avranno svernato e non avranno ancora deposto.

Se optiamo per un prato fiorito, dobbiamo assolutamente lasciare che le piante crescano, fioriscano e producano frutti e semi. Limitiamo il taglio dell’erba ad un unico intervento autunnale.

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Quali sono i partner che stanno lavorando nel progetto?

Il progetto Impollina-MI, coordinato dalla Cooperativa Eliante di Milano, vede la collaborazione dell’Università di Milano, dell’Università dell’Insubria e del Comune di Milano, Area Verde, Agricoltura e Arredo Urbano.

Il progetto gode, inoltre, dell’importante sostegno economico di Fondazione Cariplo.

Collaborate anche con fotografi?

Sì, diversi fotografi, i cui nomi e contatti sono reperibili sul sito di progetto, ci hanno gentilmente permesso l’utilizzo di splendide fotografie di tutte le specie di farfalle (e non solo) che ci attendiamo possano trarre beneficio dalla realizzazione delle oasi.

Quali figure professionali entrano in gioco nella progettazione delle oasi urbane e negli studi preliminari di osservazione degli insetti?

La progettazione di oasi in contesto urbano, oltre ad un logico coordinamento con l’Amministrazione Comunale competente, dovrà coinvolgere un botanico, un agronomo e un entomologo per la fase di studio e successivamente un giardiniere professionista che, opportunamente diretto, realizzerà materialmente l’oasi e ne curerà la manutenzione. La regia del tutto potrebbe opportunamente essere svolta da un architetto con competenze paesaggistiche.

Vista la sua portata, Impollina-MI ha tuttavia coinvolto ulteriori figure per svolgere le varie azioni di progetto.

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Cosa può fare un architetto, un paesaggista o un progettista del verde per valorizzare gli obiettivi del vostro progetto? C’è la possibilità per i cittadini di collaborare con il progetto Impollina-MI?

La cosa migliore da fare è contattarci. Per quanto riguarda aspetti di collaborazione professionale, abbiamo senz’altro la possibilità di fornire dei consigli utili e attivare partenariati.

Impollina-MI terminerà il prossimo 28.02.2018 (quanto realizzato continuerà comunque grazie alla disponibilità del Comune di Milano) e all’interno del progetto non sono previste attività pratiche in collaborazione con cittadini su nuove oasi.

Tuttavia chiunque sia interessato, ora o anche successivamente alla scadenza del progetto, potrà sempre contattare la Cooperativa Eliante per avere tutte le informazioni del caso e/o aggiornamenti sull’iniziativa.

Chi volesse realizzare un’oasi per insetti impollinatori, dove può reperire informazioni utili?

Per fornire tutte le informazioni utili a coloro che desiderassero cimentarsi nella realizzazione di un’oasi per insetti impollinatori, è prevista la realizzazione di un manuale che, appena concluso, sarà disponibile a tutti e scaricabile direttamente dal sito del progetto.

Sul manuale saranno presenti tutte le indicazioni per realizzare oasi per farfalle in giardini, terrazzi e balconi e verranno fornite informazioni utili per il controllo ecosostenibile delle patologie delle piante.

Tutte queste informazioni al momento sono già presenti sul sito di progetto, all’interno delle presentazioni utilizzate durante gli incontri di partecipazione (area Documenti /Download).

Come contattarvi per ottenere informazioni?

Il responsabile di progetto risponde all’indirizzo mail ripamonti@eliante.it.

Leggi anche: il bosco delle api sorgerà a Merate

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Appuntamenti futuri:

Sabato 23 settembre
presso Biblioteca Parco, Viale Cervantes (Parco Sempione), zona Montetordo
Dalle 16,00 alle 18,30
Alle ore 16,00, in collaborazione con Rete degli Orti Botanici della Lombardia: laboratorio per i più piccoli (6-11 anni) con giochi di gruppo, disegni di sagome di impollinatori e farfalle, osservazione allo stereo-microscopio di insetti impollinatori

Venerdì 29 settembre
Biblioteca Lorenteggio, Via Emanuele Odazio 9
Dalle 17,30 alle 20,00

Venerdì 6 ottobre
presso Biblioteca Gallaratese, Via Quarenghi 21
Dalle 18,00 alle 20,30

Sabato 14 ottobre
presso Biblioteca Sant’Ambrogio, Via San Paolino 18
Dalle 15,00 alle 17,30

Sabato 21 ottobre
presso Biblioteca Harar, Via Albenga 2
Dalle 10,30 alle 13,00
Alle ore 10,30, in collaborazione con Rete degli Orti Botanici della Lombardia: laboratorio per i più piccoli (6-11 anni) con giochi di gruppo, disegni di sagome di impollinatori e farfalle, osservazione allo stereo-microscopio di insetti impollinatori

 

autore: Irriverender Bonnì, architetto e formatore

1 commento su “Impollina-Mi e le Oasi Urbane a Milano”

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