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FlatLandia: racconto sulle forme geometriche e sulla geometria, commento e recensione

Flatlandia è un romanzo-saggio pubblicato nel 1884 dall’autore britannico Edwin Abbott Abbott. Il libro rappresenta un mondo immaginario a due dimensioni dove la vita, le figure geometriche e i costumi si svolgono in modo molto diverso rispetto al nostro.
In questo mondo bidimensionale, popolato da persone con forme geometriche, chiunque può spostarsi solo in direzione orizzontale o verticale e non ha alcun senso della profondità o del tempo trascorso. La società di Flatlandia è rigidamente classificata ed è governata da gerarchie basate sulla forma geomtrica delle persone. Ciascuna figura geometrica ha il proprio posto nella società ed è soggetta alle proprie regole sociali specifiche.

Flatlandia recensione: una lettura geniale per chi insegna disegno tecnico e geometria

Il libro mostra come le percezioni limitate dei residenti di Flatlandia li conducono ad avere opinioni rigide sul mondo che li circonda e come cercano di mantenere l’ordine esistente resistendo a qualsiasi cosa possa minacciare la loro struttura sociale stabilità. Al contempo, Flatlandia offre anche una critica sarcastica all’ingresso dell’epoca vittoriana sull’educazione tradizionale, la scienza e il progresso tecnologico. Infatti, Flatlandia mette in scena una società “fisiognomica”, sessista e classista.

Il contesto storico di “Flatlandia: racconto fantastico a più dimensioni”

Flatlandia, pubblicato nel 1884 da Edwin A. Abbott, è un saggio ottocentesco che descrive un mondo “utopistico” a due dimensioni. Il contesto storico in cui è ambientato Flatlandia offre al lettore un’immagine degli effetti della società vittoriana sulle lotte per l’uguaglianza di genere e classe sociale.
La visione di Abbott di una gerarchia sociale rigida in cui le donne sono inferiori agli uomini e le caste intellettualmente più elevate hanno privilegi rispetto alle classi più basse, rappresenta il modello tradizionale della società vittoriana.
Inoltre, la costruzione del mondo a due dimensioni fornisce un’utile metafora per riflettere sugli stereotipi di genere e classe nella società vittoriana. Le figure geometriche poligonali sono utilizzate per rappresentare diverse caste all’interno della società flatlandese: dalle squadrate che si occupano delle mansioni lavorative più semplici fino a figure esagonali poliedriche che rappresentano l’élite intellettuale.
Il saggio pone quindi domande su come le istituzioni possano manipolare gli individui attraverso la segregazione e sul ruolo cruciale giocato dagli intellettuali nell’accelerare o rallentare il processo di adozione del progresso tecnologico.

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Il contenuto dello saggio di Flatlandia: un commento ragionato

Flatlandia è un saggio ottocentesco scritto da Edwin Abbott che esplora un mondo bidimensionale. Lo sfondo di questo libro è una società geometrizzata altamente stratificata in cui i personaggi si muovono solo in linea retta.
Il protagonista, A Square (Quadrato, nella versione italiana), viaggia attraverso vari livelli della società geometrica e incontra molte forme diverse con abilità sempre più complesse a mano a mano che sale di rango.
Attraverso le sue avventure, A Square impara sempre di più sulla realtà multidimensionale e l’esistenza di entità tridimensionali note come Sphere. Contrariamente al punto di vista della maggior parte degli abitanti del Flatland, A Square riconosce la superiorità delle persone tridimensionali e fa quello che può per educare i suoi connazionali all’idea dello spazio a tre dimensioni.
Lo saggio offre anche un interessante commento sulla natura dell’epoca vittoriana ed esamina le contraddizioni di una società basata sul classismo e senza emancipazione femminile. Flatlandia è un testo affascinante che merita senza dubbio la lettura.

Recensione e riflessioni sul messaggio di Flatlandia: un invito a pensare in modo relativista

Flatlandia è un’opera classica della letteratura ottocentesca che esplora profondamente le possibilità di un mondo a due dimensioni. Il messaggio di questo saggio è profondo ed illuminante, in modo da invitare il lettore ad esplorare un nuovo concetto dalla prospettiva del mondo moderno. L’autore fa uso di metafore e analogie che rivelano la complessità e l’ambiguità della vita sociale all’interno di Flatlandia, dimostrando come certe condizioni imposte dal governo possano limitare la libertà degli abitanti. Il saggio dimostra che tutto è relativo al contesto, e alcune norme, in una società basata su princìpi diversi, non hanno senso.
La scrittura può anche essere letta come un appello per incoraggiare gli esseri umani a superare le rigidità mentali e fisiche poste sulle loro attività quotidiane. Lo scrittore ha creato non solo un mondo affascinante ma anche pertinente a molte sfide sociali che dobbiamo affrontare tuttora nella realtà moderna. Ad ogni modo, Flatlandia offre perspicacia ed ispirazione per guardare con curiosità al futuro delle società pluridimensionali.

flatlandia racconto fantastico su disegno e geometria

Flatlandia, geometria: perché viene consigliata la lettura agli insegnanti di disegno tecnico e geometria?

FlatLandia viene scritto in un momento in cui il mondo filosofico si stava interrogando sulla possibilità dell’esistenza di una quarta dimensione, argomento molto in voga tra matematici e filosofi dell’epoca. Rappresentare quanto è difficile, per chi è abituato al suo sistema di convenzioni, immaginarne un altro, e di quanto diventa facile, invece, immaginarne altri dopo averne visto anche solo un altro, è uno spunto di profonda riflessione. La metafora della geometria descrittiva è finemente portata avanti con metafore e spunti che può capire solo chi è “dentro le segrete cose” della materia: appunto architetti e insegnanti di geometria.

Flatlandia, commento: un racconto fantastico a più dimensioni

Nella sua opera Flatlandia, l’autore Edwin A. Abbott ha dato vita a un mondo a due dimensioni che permette agli autori di riflettere sul nostro mondo e su come esso sia limitato dal punto di vista della conoscenza umana. Il saggio è stato scritto nel periodo vittoriano ed è stato tradotto in diverse lingue ed è ancora letto oggi in tutto il mondo, principalmente per la sua critica sociale divertente e perspicace. Personaggi come i Quadrati, i Triangoli e le Donne hanno ispirato lo sviluppo di idee politiche che sono state riflesse nella letteratura contemporanea, rendendo quest’opera un classico della letteratura scientifica e filosofica. Abbot descrive anche alcune innovazioni matematiche che sono all’avanguardia rispetto ai concetti allora esistenti, offrendo al lettore un’esperienza particolarmente profonda e ricca di significato.

 


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Ringrazio veramente Nath Bonnì per l'aiuto nella preparazione ai Tolc universitari.. Una persona disponibile, molto preparata e professionale..

giorgia pagano Avatar giorgia pagano
14 Giugno 2023

Nath Bonnì ha dato un supporto professionale e curato nei minimi dettagli, grazie al quale mio figlio Giovanni ha superato al primo tentativo il test di ammissione alla facoltà di... read more

Giorgio Parravicini Avatar Giorgio Parravicini
14 Novembre 2022

Bravissima insegnante, bellissima persona.

Noemi Gagliardo Corsi Avatar Noemi Gagliardo Corsi
14 Febbraio 2023

 


 

 


FAQ

Qual è il ruolo della sfera in Flatlandia?

Nella novella "Flatlandia" di Edwin A. Abbott, la sfera è un personaggio che rappresenta una figura tridimensionale in un mondo bidimensionale. Il suo ruolo è quello di insegnare al protagonista, il Quadrato, l'esistenza di dimensioni superiori e ampliare la sua comprensione del mondo.

Quante pagine ha Flatlandia?

"Flatlandia" è un libro relativamente breve e solitamente ha circa 96 pagine nella sua edizione originale.

Come si presenta la sfera agli abitanti di Flatlandia?

La sfera appare agli abitanti di Flatlandia come una serie di cerchi di diverse dimensioni. Inizialmente, appare come un piccolo cerchio, poi si espande e si contrae, mostrando la sua vera natura tridimensionale. Questo crea grande confusione e meraviglia tra gli abitanti di Flatlandia.

Chi è il narratore di Flatlandia?

Il narratore di "Flatlandia" è il protagonista della storia, il Quadrato, che condivide la sua esperienza di incontro con la sfera e le sue riflessioni sulla sua società bidimensionale.


 

 

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