Se sei qui, probabilmente hai sentito parlare del metodo Munari e ti stai chiedendo come questo geniale approccio alla creatività possa applicarsi al design, all’architettura e, perché no, alla vita di tutti i giorni. Oppure, forse sei solo curios* di sapere cosa c’entra Bruno Munari con tutto questo. Bene, sei nel posto giusto!
Metodologia Munari: il metodo di Bruno Munari
Oggi parliamo del metodo Bruno Munari, una metodologia educativa che è tanto pratica quanto affascinante, perché punta su un concetto semplice ma potente: fare per capire. Non ti darò solo una panoramica teorica (anche se non mancheranno le basi), ma ti mostrerò anche come questo metodo si può applicare concretamente. E magari ti farò anche sorridere un po’.

Metodo Bruno Munari: fare per capire
Il metodo Bruno Munari si basa su una premessa che, se ci pensi, è tanto ovvia quanto rivoluzionaria: per imparare veramente, bisogna fare. Già, sembra banale, ma in realtà questo approccio ribalta completamente il modello educativo tradizionale, dove il docente spiega e l’allievo ascolta. Nel metodo Munari, invece, l’insegnante non ti dice cosa fare, ma ti fornisce gli strumenti per scoprire da sol* la strada.
La chiave è il gioco. Sì, hai letto bene: giocare è il modo migliore per imparare. E non solo per i bambini! Il gioco stimola la creatività, fa emergere idee che altrimenti resterebbero nascoste. Ed è proprio grazie a questa metodologia che Munari ha lasciato un segno indelebile nel mondo del design e della didattica.
Ma su cosa si basa il metodo Bruno Munari, esattamente? Si basa sull’idea che, per comprendere davvero un concetto o una tecnica, bisogna passarci attraverso, esplorarla, toccarla con mano. Non basta la teoria, serve l’esperienza diretta.
Bruno Munari: dall’arte al design, un pensiero senza limiti
Quando parliamo di Bruno Munari, è facile lasciarsi trasportare dalle sue molteplici identità: artista, designer, scrittore, inventore, educatore. Era un vulcano di idee, capace di passare dall’arte alla didattica, dalla grafica al design industriale, senza mai perdere di vista l’essenza della creatività.
Se dai un’occhiata alla pagina Bruno Munari Wikipedia, troverai una biografia che sembra più la trama di un film di avventure: dal Futurismo agli anni ‘60, Munari è stato protagonista di una serie di esperimenti artistici e pedagogici che ancora oggi influenzano il modo di fare design e insegnare.
Una delle sue opere più celebri è Da cosa nasce cosa, un libro che rappresenta un vero e proprio manifesto del suo pensiero. E no, non è un trattato astruso, tutt’altro! È un libro leggero, ironico, ma profondamente illuminante su come nascono le idee creative e come il processo di progettazione possa essere semplice (e divertente).
In Da cosa nasce cosa, Munari ci ricorda che il processo creativo non segue una linea retta, ma è un susseguirsi di tentativi, errori, scoperte e, soprattutto, gioco. Ecco perché questa metodologia è ancora così attuale: insegna a pensare fuori dagli schemi e a trovare soluzioni inaspettate attraverso la sperimentazione.
Metodologia Bruno Munari: non solo per bambini
Su cosa si basa il metodo Bruno Munari? Quando si parla del metodo Bruno Munari, spesso si pensa all’educazione dei bambini, ed è vero che gran parte del suo lavoro si è concentrato sull’infanzia. Tuttavia, sarebbe un errore limitare questa metodologia solo ai più piccoli.
In effetti, Munari ci insegna che fare per capire non ha età. La sua metodologia è applicabile in qualsiasi campo: dall’architettura al design, dalla grafica all’insegnamento. Ogni volta che ci si trova di fronte a un problema progettuale, Munari ci invita a esplorarlo senza pregiudizi, utilizzando materiali e tecniche diverse, giocando con le idee.
Un esempio concreto? Nel design industriale, Munari incoraggiava a partire dai materiali per scoprire le loro potenzialità. Un approccio sperimentale, ma pragmatico, che oggi potrebbe suonare come “progettare con le mani”, ovvero capire la forma e la funzione attraverso l’interazione fisica, non solo la speculazione teorica.
Metodo Munari esempi: ispirazione dalla sperimentazione
Vuoi qualche esempio pratico di come il metodo Munari si applichi alla progettazione? Facciamo un piccolo viaggio nel mondo del design.
Prendiamo ad esempio uno dei suoi progetti più celebri, le macchine inutili. Sì, proprio così, “inutili”. Si tratta di sculture mobili che non hanno nessuna funzione pratica se non quella di essere osservate e apprezzate per la loro leggerezza e armonia. Questi oggetti sono l’essenza stessa del gioco: privi di una finalità, esistono per stimolare la mente, per invitarci a osservare il mondo con occhi nuovi.
Un altro metodo Munari esempio è il suo lavoro con i libri per bambini. Pensa a quei libri pieni di texture, materiali diversi, colori e forme. L’obiettivo non è solo quello di insegnare a leggere, ma di stimolare tutti i sensi. Leggere un libro di Munari è come un’esperienza tattile e visiva, dove ogni pagina ti invita a esplorare il mondo in modo nuovo.
Da cosa nasce cosa: il metodo creativo di Bruno Munari
Se c’è un libro che racchiude l’essenza del pensiero di Bruno Munari, questo è senza dubbio Da cosa nasce cosa. In questo testo, Munari ci guida attraverso il processo creativo con una semplicità disarmante, mostrandoci come le idee possono evolversi attraverso il gioco e la sperimentazione.
La bellezza del metodo Munari è che non c’è mai una soluzione predefinita. Tutto nasce dall’esplorazione e dall’interazione con i materiali e le idee. La creatività, ci dice Munari, non è un dono riservato a pochi eletti, ma una capacità innata che tutti possiamo coltivare, a patto di essere disposti a sperimentare, a fallire e a riprovare.
Nel libro, Munari ci ricorda che ogni progetto è un viaggio. Da cosa nasce cosa ci invita a non avere fretta di arrivare alla meta, ma a godersi il percorso, perché spesso le migliori intuizioni emergono proprio durante il cammino.
Bruno Munari pensiero: una visione senza tempo
Il pensiero di Bruno Munari è profondamente radicato nella convinzione che la creatività sia un processo democratico e accessibile a tutti. Non si tratta di essere geni o artisti, ma di avere la giusta mentalità: quella del gioco, della sperimentazione e della curiosità.
Oggi, in un mondo in cui tutto sembra correre alla velocità della luce, il metodo Bruno Munari ci insegna a rallentare, a osservare e a comprendere il valore del fare. E, come Munari stesso avrebbe detto, a divertirci nel frattempo.
Contattami per saperne di più
Se hai trovato interessante questo viaggio nel mondo del metodo Munari e ti piacerebbe saperne di più su come applicare questi principi al design o alla didattica, sono qui per aiutarti. Che tu sia un architetto, un designer o semplicemente curios*, contattami e scopriamo insieme come far germogliare nuove idee, partendo proprio dal fare.
Fonte: Wikipedia





