I siti scolastici italiani, diciamolo, hanno spesso una vibe da caccia al tesoro: link ovunque, testi sparsi, sezioni duplicate, documenti caricati come se non esistesse il concetto di “ordinare le cose”.
Famiglie e studenti entrano, guardano, sudano… e poi chiamano la segreteria. Sempre.
Nel 2025 però non ci sono più scuse: tra linee guida AGID, obblighi di accessibilità, nuove esigenze di comunicazione e strumenti gratuiti, una scuola può costruire un sito chiaro, leggibile e navigabile anche senza diventare un’agenzia digitale.
Ecco la guida definitiva — pensata per dirigenti, segreterie e docenti incaricati della comunicazione.

Perché i siti scolastici sono spesso un labirinto
La radice del problema è semplice: i siti scolastici vengono costruiti “a strati”, anno dopo anno.
Ogni nuovo incaricato aggiunge qualcosa:
un menu in più,
un pdf fuori posto,
una sezione provvisoria che poi resta lì per sempre,
link duplicati e pagine che nessuno aggiorna.
Il risultato è un sito che non segue un progetto editoriale, ma una stratificazione burocratica.
Per questo la prima regola è: non aggiungere, ma riorganizzare. Prima si capisce cosa serve davvero (e a chi), poi si struttura.
Linee guida AGID: cosa significa essere “accessibili”
Per le scuole, la conformità alle Linee Guida AGID non è un optional: è un obbligo.
Ma “accessibile” non significa “tecnico”. Significa:
testi chiari, senza burocratese
menu logici e ordinati
documenti accessibili (PDF leggibili da screen reader)
immagini con testo alternativo
colori con contrasto adeguato
pagine che funzionano anche da smartphone
L’obiettivo è permettere a tutti — famiglie, studenti, persone con difficoltà visive o cognitive — di accedere all’informazione senza ostacoli.
La domanda che dovrebbe guidare ogni scelta è: “Una persona non esperta ci capirebbe?”
Come strutturare un menu che abbia senso per l’utente
Il menu di un sito scolastico spesso riflette l’organigramma interno, non le esigenze delle famiglie.
Ma una madre che cerca gli orari della segreteria non vuole conoscere l’albero genealogico del collegio docenti.
La struttura ideale segue la logica dell’utente, non quella dell’amministrazione:
La scuola
(presentazione, PTOF, organigramma, storia, plessi)Offerta formativa
(indirizzi, progetti, attività integrative)Servizi
(orari, modulistica, iscrizioni, mensa, trasporti)Comunicazioni
(circolari, avvisi, bacheca)Trasparenza
(amministrazione trasparente, albo pretorio)Contatti
(mail, telefono, referente privacy, segreteria)
Menu chiari = meno telefonate inutili.
Cosa pubblicare in home (e cosa va nascosto)
La homepage non è il magazzino della scuola.
È l’ingresso, il corridoio principale, quello che risponde subito a tre domande:
Dove sono?
Cosa devo fare?
Dove trovo quello che mi serve?
In home dovrebbero esserci:
pulsanti rapidi: circolari, iscrizioni, orari segreteria, albo
3–4 notizie importanti, non venti
link ai servizi più usati
eventuali avvisi urgenti ben visibili
Cosa non va messo in home:
pdf di progetti vecchi di 6 anni
comunicazioni interne
moduli che servono solo una volta l’anno
25 loghi di partner e gemellaggi
La homepage deve respirare. E guidare.
SEO di base per scuole: perché è utile ma non è tutto
La SEO non serve solo per “posizionarsi su Google”.
Serve a rendere il sito più ordinato, coerente e navigabile.
La scuola non compete per parole chiave commerciali, ma può:
ottimizzare pagine come orari segreteria, iscrizioni online, scuola primaria + città, indirizzo scientifico + città
usare URL chiari
evitare pdf con nomi indecifrabili
inserire titoli leggibili e comprensibili
L’obiettivo SEO per una scuola non è “scalare Google”, ma rendere le informazioni trovabili.
Come rendere più chiara la comunicazione con famiglie e studenti
La comunicazione scolastica soffre di un problema eterno: il linguaggio amministrativo.
Ma se vuoi essere chiaro:
evita frasi tipo “si comunica alla gentile utenza che…”
usa verbi diretti: “La scuola resterà chiusa”
mantieni i testi brevi
usa elenchi puntati
specifica chi deve fare cosa
indica sempre scadenze, orari e documenti necessari
Una scuola che comunica bene riduce malintesi, stress e telefonate continue.
Sezione Trasparenza: errori comuni
Le due sezioni più temute sono Amministrazione Trasparente e Albo Pretorio.
Gli errori ricorrenti:
duplicare documenti
lasciare file vecchi senza archiviazione
caricare pdf scansionati male
non seguire la struttura obbligatoria AGID
usare titoli incomprensibili
La trasparenza non è solo un obbligo: è un modo per evitare problemi legali.
Checklist pratica per segreterie e docenti incaricati
✓ La homepage contiene solo ciò che serve subito?
✓ Il menu segue la logica dell’utente?
✓ I PDF sono accessibili e leggibili?
✓ Le circolari hanno titoli chiari?
✓ Il sito è navigabile da smartphone?
✓ C’è una pagina “Servizi” davvero utile?
✓ La sezione Trasparenza è aggiornata e ordinata?
✓ I contatti sono visibili ovunque?
Rifare un sito scolastico significa, prima di tutto, semplificare.
Perché una consulenza professionale evita errori burocratici costosi
Un sito scolastico non è un sito come gli altri: ha obblighi normativi, contenuti sensibili, scadenze ministeriali, sezioni obbligatorie e modelli da rispettare.
Una consulenza professionale aiuta a:
evitare errori AGID
ristrutturare i contenuti
costruire modelli di comunicazione chiara
creare pagine accessibili
progettare un menu logico
formare il personale su aggiornamenti futuri
Un approccio competente evita multe, reclami, caos interno e settimane di confusione.





