Il Rinascimento fu un periodo di enormi cambiamenti e scoperte. Per i filosofi, architetti e scrittori del tempo, questa era l’opportunità di sognare in grande. Le utopie del Rinascimento erano idealizzate rappresentazioni della società e della città ideale che si sarebbero potute costruire o meno.
Queste visioni venivano spesso progettate sulla base dell’idea che la creazione di una perfetta civiltà fosse possibile grazie all’organizzazione ed al governo di un benevolente sovrano.
Città Ideali nel Rinascimento e Umanesimo
La più grande influenza nacque dalla Teoria Umanistica secondo la quale l’uomo era considerato capace di raggiungere il benessere personale ed economico solo attraverso l’espansione delle proprie conoscenze ed esperienze. Le utopie del Rinascimento rappresentavano i sogni degli uomini e donne dell’epoca, mostrandoci le infinite possibilità che avevano davanti a loro per creare un mondo migliore in futuro.
La città ideale del Rinascimento rappresenta un’utopia urbana che ha ispirato molti artisti e intellettuali dell’epoca. Questa idea di città perfetta, regolata da un buon governo e basata sui principi della proporzione e dell’armonia, si basava sulle teorie e sui trattati dell’architettura classica e sulla reinterpretazione delle città dell’antichità. Il Rinascimento, infatti, rappresenta un periodo di grande fervore culturale e di riscoperta del patrimonio classico, e la città ideale ne è una delle espressioni più significative. Artisti come Piero della Francesca, Francesco di Giorgio Martini e Leonardo da Vinci hanno dato vita a immagini suggestive di queste città ideali, caratterizzate da edifici monumentali e regolari, piazze armoniose e proporzionate, strade diritte e ordinatissime, fontane e giardini curati. La città ideale del Rinascimento è stata una fonte di ispirazione anche per i progetti urbanistici dei secoli successivi e ha influenzato l’immaginario collettivo fino ai giorni nostri.
La Città Ideale: l’utopia del Rinascimento di Piero della Francesca a Urbino
Una delle rappresentazioni più famose della città ideale del Rinascimento è la città Ideale, di Piero della Francesca. Questo dipinto rappresenta una città fortificata con edifici imponenti e perfettamente proporzionati. La tavola di Urbino è considerata un esempio di architettura ideale, poiché rappresenta un mondo dove la bellezza e la perfezione sono allineate alla razionalità.
La Città Ideale di Baltimora e Berlino
Non solo nel Rinascimento, ma anche in altri periodi storici, la città ideale è stata rappresentata in molte opere d’arte. Ad esempio, nel XIX secolo, la città ideale di Baltimora fu rappresentata da un dipinto che mostra una città perfettamente proporzionata con edifici eleganti e puliti. Anche la città ideale di Berlino è stata rappresentata in molte opere d’arte, che hanno cercato di mostrare la città come un posto perfetto e ideale.
La città ideale di Baltimora
La Walters Art Museum di Baltimora ospita una Veduta di città ideale, che sembra essere stata creata dallo stesso autore della tavola di Urbino. La pittura, che misura 80,33×219,8 cm, presenta una veduta orizzontale di una piazza rinascimentale ideale. Sebbene la scena architettonica sia molto simile alla tavola di Urbino, si concentrano di più sui singoli monumenti che sull’impianto di insieme.
La piazza è caratterizzata dalla presenza di tre monumenti classici, un anfiteatro in scala del Colosseo, un arco di trionfo trifornice come l’Arco di Costantino e un edificio a pianta centrale come il Battistero di Firenze. I lati della piazza sono chiusi da due palazzi pressoché simmetrici, ma diversi nella decorazione. La piazza vera e propria è ribassata di alcuni gradini, decorata con quattro colonne onorarie con statue simboliche sulla sommità e una fontana al centro. Le statue rappresentano le Virtù del buon governatore, tra cui la Giustizia con la spada e la Liberalità con la cornucopia.
A differenza della tavola di Urbino, in questa pittura, alcune figure umane passeggiano al centro della piazza, ma la loro autenticità è dubbia in quanto sembrano essere state dipinte sopra lo strato finale della scena architettonica. La costruzione prospettica di base è meno profonda e articolata rispetto alla tavola di Urbino, il che suggerisce che questa pittura sia stata creata prima della Città ideale di Urbino, probabilmente intorno al 1470-1480.
In generale, la Veduta di città ideale di Baltimora rappresenta un esempio notevole di pittura rinascimentale italiana e ci permette di comprendere meglio come gli artisti dell’epoca immaginassero le città ideali. La tavola rappresenta una piazza rinascimentale ideale, ma allo stesso tempo è caratterizzata dalla presenza di monumenti classici, che mostrano il forte interesse degli artisti dell’epoca per l’antichità classica. Inoltre, la presenza delle statue che rappresentano le Virtù del buon governatore suggerisce che l’artista avesse anche un forte interesse per il buon governo, che era un tema molto importante nella politica italiana del Rinascimento.
Città ideale di Berlino
La Città ideale di Berlino è una delle tre tavole che compongono la serie di dipinti rinascimentali, dedicate alla rappresentazione di una città ideale. Questa tavola si distingue per l’utilizzo di colori meno vivaci rispetto alle altre due, e per la prospettiva della veduta, ripresa da una loggia. La scena si svolge in una città portuale, dove l’attività economica è il fulcro della vita cittadina, come espressione di un buon governo che garantisce prosperità e benessere per il territorio.
La Città ideale di Berlino si ispira al concetto di Copia et Varietas, ovvero l’idea di riprodurre forme e modelli già esistenti, ma con alcune variazioni per creare qualcosa di nuovo e originale. Questo principio, teorizzato da Leon Battista Alberti, era molto popolare nell’arte rinascimentale della seconda metà del Quattrocento e ha dato vita a molte opere d’arte e architettoniche, tra cui anche la Città ideale di Berlino.
Questo dipinto, come le altre due tavole della serie, è un esempio di come l’arte rinascimentale sia stata usata per celebrare i principi di un buon governo, sostenendo l’importanza della prosperità economica e della giustizia per la felicità dei cittadini. La Città ideale di Berlino rappresenta quindi un importante esempio di come l’arte possa essere utilizzata per promuovere valori e principi positivi all’interno della società.
La Città Ideale di Piero Della Francesca
Piero della Francesca, uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano, è famoso per le sue rappresentazioni di città ideali. Tra queste, spicca la celebre “Città Ideale”, un dipinto a olio su tavola che si trova presso la Galleria Nazionale delle Marche a Urbino.
In questa rappresentazione, la città ideale è vista dall’alto, con un’ampia veduta a volo d’uccello che permette di ammirare la bellezza dell’architettura rinascimentale e l’ordine perfetto dell’impianto urbano. Le strade, disposte in modo rettilineo e perpendicolare l’una all’altra, si intersecano creando un motivo a scacchiera che conferisce un senso di armonia e simmetria all’intera città. Al centro della città, si trova una grande piazza, circondata da edifici di grande rilevanza e decorata con statue e fontane.
La “Città Ideale” di Piero della Francesca è un esempio straordinario di come l’arte possa essere utilizzata per celebrare l’ordine, l’armonia e l’equilibrio della vita urbana. Il dipinto, infatti, rappresenta un modello ideale di città, dove tutto è al suo posto e dove l’architettura diventa un simbolo del potere e della prosperità della società.
Inoltre, la Città Ideale di Piero della Francesca rappresenta anche una metafora della società umana, dove ogni individuo è un mattoncino fondamentale del grande edificio della comunità. Ogni persona ha il proprio ruolo all’interno della città, ma è solo grazie alla collaborazione e alla solidarietà tra i singoli individui che la società può funzionare in modo armonioso.
In sintesi, la “Città Ideale” di Piero della Francesca rappresenta un capolavoro dell’arte rinascimentale italiana e un esempio di come l’arte possa essere utilizzata per celebrare i valori e i principi fondamentali della vita urbana e della società umana.
Copia et Varietas
Le città ideali rappresentate in molte opere d’arte sono spesso influenzate da un’idea di perfezione e razionalità che risale al Rinascimento. Queste rappresentazioni non sono sempre identiche a quelle del Rinascimento, poiché ogni artista ha il suo stile unico e la sua visione personale della perfezione.
Questo è il motivo per cui molte opere d’arte rappresentano la città ideale in modo diverso, ma sempre con l’obiettivo di mostrare un mondo ideale dove regna la bellezza, la perfezione e la razionalità.
Città Ideali nel Rinascimento: non solo Piero Della Francesca
Durante il Rinascimento, l’idea di una città perfetta era molto popolare tra gli artisti e gli intellettuali. Questo era anche il periodo in cui si sviluppò la filosofia umanista, che esaltava la bellezza, la perfezione e la razionalità. In questo contesto, molte opere d’arte furono create per rappresentare la città ideale, con la speranza di incoraggiare la gente a creare un mondo migliore.
Queste città non furono ideate solo nel Rinascimento, ma anche nel periodo seguente. Vediamo insieme le più importanti.
Foto di Rick Otten
Foto di Niki Nagy