Iscritti al concorso per giovani architetti…riservato a chi ha meno di 80 anni…
L’assurda paradosso dei concorsi per giovani architetti in Italia: “Giovani” a 35 anni, ma non oltre!
Introduzione: In Italia, l’accesso al mondo del lavoro per i giovani è spesso un’impresa ardua e frustrante. Mentre i governi e le istituzioni si impegnano a promuovere l’occupazione giovanile, esistono ancora molte barriere che impediscono ai giovani professionisti di avviare la propria carriera. Uno dei settori più colpiti da questa situazione è l’architettura, dove i concorsi per giovani architetti spesso stabiliscono un’età minima di partecipazione di 35 anni. Questo paradosso pone l’accento su una realtà amara: in Italia, non sembra esserci mai una fine al concetto di “giovane” nel mondo del lavoro, che risulta essere dominato da professionisti più anziani.
Giovani, ma solo dopo i 35 anni
È paradossale che i concorsi per giovani architetti, che dovrebbero rappresentare un’opportunità di lancio per i giovani talenti, fissino un’età minima di partecipazione così elevata come i 35 anni. A 35 anni, molti professionisti si trovano ancora in una fase iniziale della loro carriera e potrebbero non avere avuto abbastanza tempo per accumulare esperienza significativa o sviluppare un proprio stile architettonico distintivo. Questa restrizione temporale sembra ignorare il fatto che i giovani possono avere molto da offrire in termini di idee innovative e visioni fresche.
Un mercato del lavoro popolato da “vecchi”
Questo paradigma si riflette nel più ampio contesto del mercato del lavoro italiano, che sembra essere dominato da professionisti più anziani. L’Italia è rinomata per la sua cultura e tradizione, ma quando si tratta di innovazione e progresso, il settore dell’architettura sembra troppo spesso anacronistico e riluttante ad accogliere le nuove generazioni. Ciò crea una situazione frustrante per i giovani architetti, che si trovano ad affrontare una competizione aspra e spesso ingiusta con professionisti più esperti che possono contare su una vasta rete di contatti e una reputazione consolidata.
L’importanza della diversità generazionale
La diversità generazionale è un elemento chiave per la crescita e l’innovazione di qualsiasi settore. I giovani architetti portano con sé un entusiasmo contagioso, nuove idee e una prospettiva fresca sul mondo che può aprire nuovi orizzonti nel campo dell’architettura. Limitare le opportunità per i giovani professionisti impedisce non solo loro di realizzare il loro potenziale, ma priva anche l’intera industria dell’architettura di un’energia vitale e di una creatività indispensabile per affrontare le sfide future.
vignetta ideata e realizzata da Irriverender Architetto Bonnì