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Architetto Alessandro Sassi per l’Ordine degli Architetti di Milano, Elezioni 2021

Avevamo già intervistato Alessandro Sassi anni fa. 
Nel tempo,ha affinato il suo programma ed è agguerritissimo!
Si candida con la lista 2125 OpenArch e oggi ci parla del suo programma in questa mini-intervista…

La lista 2125 OpenArch su Linkedin

Architettiamoci per Milano Irriverender Arch. Bonnì
Architettiamoci per Milano Irriverender Arch. Bonnì

La formazione obbligatoria é inutile, concordiamo al limite su mini-corsi su temi specifici dell’Ordine (parcella minima ecc..) con short video inviati agli iscritti… punto.
La competenza per una gara negli ultimi 3 anni su un tema (musei) é assurda, come se Gae Aulenti non avesse esperienza in musei…
UN MONDO AL ROVESCIO DA CAMBIARE
Le piccole gare andrebbero assegnate agli iscritti a rotazione per formarli nella professione in associazione a un tirocinante!
I concorsi dovrebbero essere con preselezione pagando i 5-10 partecipanti per il lavoro che fanno come nei paesi civili.
Al SUE assurdi certi processi sulle pratiche minori che lascerebbero tempo a tutti su altri argomenti… per le visure possono attivarsi online come il Comune con i certificati di residenza.
Buon voto… chiedo di votare massimo 4-7 persone per evitare che sia eletta la solita cricca di 15 amici a maggioranza totalitaria bulgara. A.S.

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Alessandro T Sassi

 

Architetto Alessandro Sassi: Una Visione Ribelle per il Futuro dell’Architettura

Intervistando l’architetto Alessandro Sassi, candidato per l’Ordine degli Architetti, emerge una visione audace e controcorrente che mira a sfidare gli status quo dell’industria e a promuovere un cambiamento significativo. Attraverso il suo programma elettorale, Sassi affronta temi controversi e propone soluzioni innovative che potrebbero rivoluzionare la professione stessa.

Una delle proposte più audaci di Sassi è l’abolizione della formazione obbligatoria. Secondo lui, la formazione standardizzata non è più rilevante nel mondo odierno, e invece propone mini-corsi su temi specifici dell’Ordine, inviati agli iscritti sotto forma di brevi video. Questo approccio permetterebbe agli architetti di approfondire le competenze di loro interesse e rimanere aggiornati sulle ultime tendenze senza dover seguire un percorso formativo predefinito.

Sassi critica anche il sistema di selezione delle gare, in particolare per quanto riguarda l’esperienza richiesta. Secondo lui, richiedere una competenza specifica su un determinato tema può essere limitante e ingiusto, poiché nega l’opportunità di emergere a talenti che potrebbero portare una fresca e innovativa visione in settori precedentemente non esplorati. Sassi fa riferimento all’illustre architetto Gae Aulenti, sostenendo che anche lei avrebbe potuto essere esclusa da una gara specifica sui musei, nonostante la sua eccezionale esperienza.

Per quanto riguarda i concorsi, Sassi propone una preselezione dei partecipanti pagati per il lavoro svolto, seguendo il modello adottato in paesi che valorizzano l’equità e la professionalità. Questo consentirebbe di compensare il tempo e l’impegno dedicati dai professionisti nella preparazione delle proposte, evitando così l’approccio attuale che spesso vede solo il vincitore ottenere un compenso.

Sassi critica anche il sistema burocratico dell’Ordine degli Architetti, sostenendo che ci siano processi amministrativi superflui che rallentano il lavoro degli architetti. Egli sostiene che il sistema di visure potrebbe essere semplificato con l’attivazione di servizi online, seguendo l’esempio di comuni che offrono certificati di residenza digitali.

Infine, Sassi invita gli architetti a votare consapevolmente e ad evitare di concentrare il proprio voto su un numero eccessivo di candidati. L’obiettivo è quello di evitare l’elezione di una cricca di amici che potrebbe monopolizzare le decisioni a discapito della diversità di opinioni e del progresso della professione.

L’approccio di Alessandro Sassi rappresenta una prospettiva ribelle e provocatoria per l’architettura. Le sue idee sfidano i dogmi esistenti e propongono un futuro in cui la professione architettonica si adatta ai rapidi cambiamenti del mondo moderno. Con un’attenzione particolare all’equità, all’innovazione e alla valorizzazione delle diverse esperienze, Sassi rappresenta una voce unica nel panorama degli architetti italiani. La sua candidatura promette di portare un vento di cambiamento nell’Ordine degli Architetti, aprendo nuove strade e ridefinendo i paradigmi tradizionali dell’architettura italiana.

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